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Tomba dell'Uovo

Il sito fu scoperto nell’anno 2002 dal Gruppo Archeologico di Montelupo su segnalazione di Luciano Bellucci. Si tratta di una piazzola, realizzata colmando, sino a renderla piana, l’area spiovente di un costone roccioso: un muretto, del quale restano oggi due corsi di pietre, delinea al suo interno un cerchio di circa 25 metri di diametro. L’indagine archeologica ha dimostrato che non si tratta dei resti del tamburo di un tumulo monumentale, ma di un luogo utilizzato per esporre i defunti prima dell’inumazione: una prassi che trova un esempio assai significativo nella necropoli etrusca di Sarteano. La destinazione cultuale e funeraria del luogo è suggerita dal grande monolite a forma di uovo (elemento simbolico che spesso accompagna le tombe etrusche), collegato ad un sentiero di accesso con scalinata (oggi perduta), che era riservato ai sacerdoti. Sul lato meridionale, alla base del costone superiore - ove trovavano probabilmente posto i familiari del defunto che assistevano al rito - si sono rilevate tracce di uno stradello che, tramite un piccolo ponte che superava il rio, serviva al passaggio del carretto sul quale era depositata la salma ed ospitava gli officianti che accompagnavano il sacerdote. La tipologia del rito lascia presumere che si tratti di un luogo di culto etrusco riferibile al V secolo a. C.

Informazioni

  • Indirizzo: Pulignano, Capraia e Limite

  • Coordinate GPS: 43.7576131,11.0041504